venerdì 27 maggio 2011

Tofu alla pizzaiola

Eccoci qua. Partiamo con un'ammissione sincera: il tofu è l'unico alimento che tal quale mi sta davvero antipatico.
Diciamoci pure che non mi rifornisco dal piccolo produttore della prefettura di Kyoto, va' beh, però com'è e come non è i derivati del latte di soia ...mmm :S
Ma non di sola carne si può campare, anzi. E poi io sono cocciuta, più una cosa non mi piace più tento di cucinarla o ordinarla al ristorante, nella speranza di trovare la ricetta o il cuoco che mi illumini. A tal proposito ho una storia sui tortelli di zucca che... via, la riservo all'autunno :)
Nel frattempo: il tofu. E' una sorta di formaggio, ottenuto cagliando il latte di soia. Si può fare in casa (davvero!) ma si trova anche facilmente nei negozi di alimenti bio, o perfino al supermercato. Rispetto al seitan, che pure sembra più versatile, ha il vantaggio di non contenere glutine.
Ed ha un pregio particolare: essendo pressoché insapore, si può usare per fare qualsiasi cosa. Come la pizzaiola :)
La pizzaiola è quella salsa che a Napoli si usa per condire la carne, o la provola ;) facile facile, buona buona, scarpetta assicurata. Pure col tofu!

400g tofu
una scatola di pelati
aglio
olio extravergine
3 cucchiai di salsa di soia
paprica
origano






Anzitutto tagliate il tofu a fette spesse mezzo centimetro. Potete usare quello al naturale, o se lo trovate ancora meglio quello affumicato. Ponetelo in un piatto fondo e cospargetelo con salsa di soia, paprica, fettine d'aglio e origano: chiudete con pellicola e lasciatelo marinare per qualche ora al fresco, rigirandolo un paio di volte.

Scaldate in una capiente padella un paio di cucchiai d'olio, rosolatevi sui due lati il tofu scolato dalla marinata, aggiungete qualche altra fettina d'aglio e quando questo sarà dorato unite anche i pelati, schiacciati a mano. lasciate cuocere a fuoco basso e coperto col coperchio per almeno 20 minuti, perché il tofu si insaporisca bene. Quindi aggiustate di sale e pepe, eventualmente fate addensare un po' la salsa (ma badate di non seccarla troppo, la vera goduria è la scarpetta!) e servite cospargendo con abbondante origano secco... e accompagnato da del buon pane.

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